Quando l’infaticabile Paola Antonelli decise di acquisire la “@” nella collezione del MoMA, la notizia non mancò di fare il giro del mondo. L’iniziativa, che aveva sì il gusto della trovata, seppe però dimostrarsi geniale quanto legittima: i font si acquistano (spesso) come si farebbe con una sedia, e rappresentano indubbiamente un filone progettuale di antico e nobile lignaggio, oggi profondamente rinnovato grazie all’avvento della computer graphics.
Per questo non stupisce che l’operazione abbia ora un seguito, protagonisti 23 font digitali recentemente acquisiti dal Dipartimento di Design e Architettura. Ma quali sono i caratteri prescelti? Si va da un classico dei classici, Verdana, a un misconosciuto OCR_A, celebre per prestare i propri numeri al codice a barre.
La selezione, effettuata da un panel di designer e critici, ha voluto premiare l’eleganza e l’iconicità dei caratteri che hanno saputo disinguersi nel mainstream o tra il pubblico di intenditori.
I 23 fonT scelti sono:
• OCR-A dell'American Type Founders (1966)
• New Alphabet di Wim Crouwel (1967)
• Bell Centennial di Matthew Carter (1976-78)
• ITC Galliard di Matthew Carter (1978)
• FF Meta di Erik Spiekermann (1984-1991)
• Oakland di Zuzana Licko (1985)
• Keedy Sans di Jeffery Keedy (1991)
• FF Beowolf di Erik van Blokland and Just van Rossum (1990)
• Template Gothic di Barry Deck (1990)
• Dead History di P. Scott Makela (1990)
• HTF Didot di Jonathan Hoefler (1991)
• FF Blur di Neville Brody (1992)
• Mason di Jonathan Barnbrook (1992)
• Mantinia di Matthew Carter (1993)
• Interstate di Tobias Frere-Jones (1993-95)
• Big Caslon di Matthew Carter (1994)
• FF DIN di Albert-Jan Pool (1995)
• Walker di Matthew Carter (1995)
• Verdana di Matthew Carter (1996)
• Mercury di Jonathan Hoefler and Tobias Frere-Jones (1996)
• Miller di Matthew Carter (1997)
• Retina di Jonathan Hoefler & Tobias Frere-Jones (1999)
• Gotham di Jonathan Hoefler & Tobias Frere-Jones (2000)
Concordo soprattutto per quanto riguarda: "
RispondiEliminaLa selezione, effettuata da un panel di designer e critici, ha voluto premiare l’eleganza e l’iconicità dei caratteri che hanno saputo disinguersi nel mainstream o tra il pubblico di intenditori."!!!!