venerdì 11 febbraio 2011

23 nuovi font nella collezione permanente del MoMA

Quando l’infaticabile Paola Antonelli decise di acquisire la “@” nella collezione del MoMA, la notizia non mancò di fare il giro del mondo. L’iniziativa, che aveva sì il gusto della trovata, seppe però dimostrarsi geniale quanto legittima: i font si acquistano (spesso) come si farebbe con una sedia, e rappresentano indubbiamente un filone progettuale di antico e nobile lignaggio, oggi profondamente rinnovato grazie all’avvento della computer graphics.

Per questo non stupisce che l’operazione abbia ora un seguito, protagonisti 23 font digitali recentemente acquisiti dal Dipartimento di Design e Architettura. Ma quali sono i caratteri prescelti? Si va da un classico dei classici, Verdana, a un misconosciuto OCR_A, celebre per prestare i propri numeri al codice a barre.

La selezione, effettuata da un panel di designer e critici, ha voluto premiare l’eleganza e l’iconicità dei caratteri che hanno saputo disinguersi nel mainstream o tra il pubblico di intenditori.

I 23 fonT scelti sono:

OCR-A dell'American Type Founders (1966)
New Alphabet di Wim Crouwel (1967)
Bell Centennial di Matthew Carter (1976-78)
ITC Galliard di Matthew Carter (1978)
FF Meta di Erik Spiekermann (1984-1991)
Oakland di Zuzana Licko (1985)
Keedy Sans di Jeffery Keedy (1991)
FF Beowolf di Erik van Blokland and Just van Rossum (1990)
Template Gothic di Barry Deck (1990)
Dead History di P. Scott Makela (1990)
HTF Didot di Jonathan Hoefler (1991)
FF Blur di Neville Brody (1992)
Mason di Jonathan Barnbrook (1992)
Mantinia di Matthew Carter (1993)
Interstate di Tobias Frere-Jones (1993-95)
Big Caslon di Matthew Carter (1994)
FF DIN di Albert-Jan Pool (1995)
Walker di Matthew Carter (1995)
Verdana di Matthew Carter (1996)
Mercury di Jonathan Hoefler and Tobias Frere-Jones (1996)
Miller di Matthew Carter (1997)
Retina di Jonathan Hoefler & Tobias Frere-Jones (1999)
Gotham di Jonathan Hoefler & Tobias Frere-Jones (2000)

1 commento:

  1. Concordo soprattutto per quanto riguarda: "
    La selezione, effettuata da un panel di designer e critici, ha voluto premiare l’eleganza e l’iconicità dei caratteri che hanno saputo disinguersi nel mainstream o tra il pubblico di intenditori."!!!!

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